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Cecil, un anno dopo

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Su siggerimenti e a cura di @Ander Elessedil

A poco meno di un anno dal moto di indignazione mondiale per l’uccisione del leone Cecil in Zimbabwe, National Geographic fa il punto sulla situazione. Cosa è cambiato nella conservazione? Cosa è rimasto uguale? E che fine ha fatto Walter Palmer, il cacciatore responsabile della mlrte dell’animale?

Le conseguenze si possono riassumere in poche parole:

  • un aumento dei fondi per la conservazione;
  • alcuni paesi hanno imposto regole più rigide per la caccia e l’importazione dei trofei;
  • alcune compagnie aeree si rifiutano di imbarcare i trofei;
  • il Niger è il capofila di una decina di paesi che chiedono il divieto totale di commercio di parti del leone africano;
  • il dibattito se sia corretto consentire l’utilizzo di licenze di caccia per fornire finanziamento alla conservazione continua;
  • infine, Palmer è stato giudicato innocente dal governo dello Zimbabwe. Aveva tutti i permessi in regola.

Della vicenda di Cecil si era diffusamente parlato su hookii l’anno scorso: dal risalto che ebbe il fatto sul web e i social network, a come venisse vissuta e percepita invece l’uccisione in Zimbabwe.

 

Immagine da pixabay.


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