A cura di @Pamar.
A pochi giorni dal suo sessantottesimo compleanno, Francesco De Gregori si è lasciato intervistare da Malcom Pagani su Vanity Fair.
Volumi sul comodino: «I promessi sposi: è un libro meraviglioso, ma non dovrebbero più infliggerlo a scuola. All’epoca era un obbligo da studiare e nella mia testa di ginnasiale l’imposizione uccideva il fascino letterario. Se fosse rimasto nascosto come Jukebox all’idrogeno, ai nostri occhi Manzoni sarebbe forse diventato alternativo come e più di Ginsberg». Nel mezzogiorno di marzo, davanti a un bicchiere di bianco, in un bar a due passi da casa, Francesco De Gregori trasforma il marciapiedi nella piazza di un paese.
Immagine da wikimedia.
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