Il taglio da 35 a circa 21 euro del giornaliero pro capite previsto dal Decreto sicurezza per le aziende impegnate nell’accoglienza ha portato, secondo i dati della Cgil, al licenziamento di oltre 5mila operatori ed entro il 2020 saranno più di 16 mila. Sono questi i numeri che coinvolgono per lo più giovani dai 25 ai 40 anni, laureati che negli anni scorsi hanno trovato lavoro come mediatori culturali, insegnanti di italiano per stranieri o assistenti legali dei migranti accolti nelle strutture Sprar e Cas. Queste sono solo alcune delle figure cancellate dalle nuove nuove linee guida tracciate dai Decreti sicurezza del governo giallo-verde.
Ne parla un articolo di Repubblica.
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