un sito di notizie, fatto dai commentatori

Di cosa hanno bisogno gli expat LGBT da parte dei loro datori di lavoro [EN]

0 commenti

A cura di @divodivo (modificato).

Un articolo della BBC indaga una problema che, in un mondo del lavoro sempre più globalizzato, è diventato comune per i membri della comunità LGBT.  Come spiegano gli autori dell’articolo, per un dipendente di una multinazionale la possibilità di vedersi assegnato un incarico lavorativo in uno stato estero è oramai una frequente realtà. Inoltre, tali trasferimenti costituiscono opportunità fondamentali per l’avanzamento professionale di molti lavoratori e nazioni quali Cina, India, Russia, Arabia Saudita e Indonesia sono alcune tra le principali destinazioni; di queste, alcune considerano l’omosessualità un reato, altre impongono limitazioni alla libertà d’espressione e nessuna riconosce matrimoni o unioni civili omosessuali contratti all’estero.

Così, tra i pro e i contro che tutte le persone valutano nel momento in cui prendono in considerazione il potenziale trasferimento, quelle appartenenti alla comunità LGBT devono aggiungervi quanto il proprio orientamento sessuale inficerà sulla vita quotidiana. Il mancato riconoscimento dell’unione con il partner, infatti, può causare problemi al momento dell’assegnazione dei visti, limitazioni in termini di accesso all’assistenza sanitaria e ad altri servizi, senza contare che l’ambiente lavorativo può conoscere discriminazioni vere e proprie, a fronte delle quali, per via della mancanza di supporto nel sistema legale del paese ospitante, il lavoratore non può o non riesce a sporgere denuncia. Per tutta questa serie di motivi, può accadere che un dipendente LGBT rifiuti tali trasferimenti “per timore di essere stigmatizzato, lasciato solo privo di assistenza o discriminato”.

È quindi un dovere delle imprese che non vogliano restare cieche di fronte alle difficoltà dei loro impiegati, sostengono gli autori, prendere atto del problema e lavorare a soluzioni che non li costringano a rinunciare alla propria carriera unicamente a causa di discriminazioni sulla base dell’orientamento sessuale.

Immagine da Pixabay.


Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.