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Fuga di cervelli: perché Cantone ha torto

Fuga di cervelli: perché Cantone ha torto

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Su suggerimento di @Lowresolution

Sul Messaggero, Alessandro Campi risponde alle critiche di Cantone all’università italiana, secondo il quale la fuga dei cervelli è dovuta alla corruzione e al nepotismo imperante.

Secondo Campi, il nepotismo è certamente un problema che esiste, ma molto più marginale di quanto non venga raccontato sui media. In realtà la fuga dei cervelli è causata principalmente dal continuo calo dei finanziamenti e degli investimenti nell’università Italiana, che toglie risorse, spazi e dignità a tutti.

La denuncia a scadenze fisse delle parentopoli universitarie, nell’Italia che odia le élite professionali d’ogni tipo e che sembra preferire la delegittimazione pubblica di intere categorie sociali alle persecuzione delle colpe individuali, fa effetto e si vende mediaticamente bene. Va nell’onda dell’antipolitica e della messa alla berlina delle caste d’ogni tipo. Ma oltre a gettare sull’Università più fango di quanto non meriti, poco serve per capire i mali e i problemi che davvero l’affliggono. Peccato, perché una discussione pubblica e non scandalistica sul futuro dell’Università italiana sarebbe invece quanto mai necessaria e utile.


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