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g/audio settembre 2023

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“Vietato suonare Stairway to Heaven”, diceva il cartello esposto nel mega negozio di chitarre­­ e altri strumenti musicali sperduto nella campagna bresciana. Un capannone infinito di chitarre appese nelle rastrelliere o allineate nelle loro custodie come sarcofaghi: da ragazzino farci un giro voleva dire vivere emozioni pari a quelle di un cercatore di tesori. Tutte le marche, tutte le forme e sistemi di amplificazione, per non parlare delle aerografie più assurde. Un volo tra le Gibson, le Fender, le Gretsch, con una virata inevitabile verso le Ibanez e le Ephiphone di fascia bassa per i sogni più abbordabili.

Questi sogni ad occhi aperti sono stati condivisi da molte generazioni, per non dire praticamente tutte. Tutte, tranne quelle più recenti. Diventare assi della chitarra o anche solo essere in grado di strimpellare qualcosa non rientra nei desideri delle nuove generazioni. La cosa era già chiara parecchio tempo fa e solo il lockdown da pandemia (più qualche stramberia passeggera come la moda per gli ukulele) aveva ridato vita allo strumento, ma solo temporaneamente. L’onda è già scemata e la risacca si fa già sentire: Fender, per esempio, si è vista cancellare ordini per 100 milioni di dollari nel corso del 2022.

In un mercato che si rimpicciolisce qualcosa di interessante è comunque saltato fuori. Per esempio, tempo fa qualcuno aveva osservato che la quota femminile di nuovi studenti si era fatta sempre più grande (forse ricorderete l’articolo de Il Post: “Taylor Swift può risolvere la crisi di vendite delle chitarre elettriche?”) e in effetti negli ultimi anni la chitarra elettrica è stata rispolverata con una certa grinta da diverse donne, ognuna seconda il proprio stile: St. Vincent, Brittany Howard, Alynda Segarra degli Hurray for the Riff Raff, Sophie Hawley-Weld del duo Sofi Tukker…

Insomma, forse c’è speranza, forse la chitarra non farà la fine del mandolino o del clavicembalo (esagerato!) e forse l’album figurine dei migliori chitarristi e chitarriste non è ancora completo. Abbiamo ancora un po’ di pagine da completare. Intanto, però, diteci: qual è la figurina a cui tenete di più?

 

Qui la playlist.

 

 

  1. Le classifiche quando questo post è stato scritto (in grassetto le new entry rispetto alla volta scorsa)Top 3 Album su Spotify Italia:
    1. Il coraggio dei bambini, Geolier
    2. La divina commedia, Tadua
    3. 10, Drillionaire

    Top 3 Album su Spotify Mondo:

    1. UTOPIA, Trevis Scott
    2. Barbie The Album, OST
    3. Génesis, Peso Pluma

    Top 3 Album su Album of The Year (con più di 10 recensioni)

    1. The record, boygenius
    2. Desire, I Want To Turn Into You, Caroline Polachek
    3. False Lankum, Lankum

     


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