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Gli accoltellamenti di Crépol

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Un articolo de l’Unità racconta un terribile fatto di cronaca in Francia, un accoltellamento ad una festa civica.

Francia sconvolta, terrorizzata dai fatti di Crépol. Un sedicenne è stato ucciso, altri ragazzi e ragazze colpiti nella notte tra sabato e domenica, alla fine di un ballo. Un’aggressione a colpi di coltelli e di accette da macellaio, una ventina di persone ferite, due ancora in prognosi riservata. All’inizio il procuratore di Valence aveva parlato di “rissa generale”, parole che avevano indignato gli abitanti di Crépol. L’ipotesi più accreditata è che si sia trattato di un vero e proprio blitz, c’è chi parla di terrorismo. Sette persone intanto sono state fermate nei dintorni di Tolosa, ha fatto sapere il ministero degli Interni Gérald Darmanin.

Le Monde dà un aggiornamento sullo stato delle vittime:

Oltre a questo decesso, le violenze hanno provocato otto feriti, tra cui due giovani di 28 e 23 anni ricoverati in ospedale in stato di assoluta emergenza. La loro prognosi non è più in pericolo, secondo una fonte vicina alla questione dell’Agence France-Presse (AFP). Il portavoce della gendarmeria nazionale ha descritto martedì mattina uno “scontro di violenza senza precedenti per un villaggio di cinquecento abitanti”, rifiutandosi di usare il termine “rissa” usato dalla Procura di Valencia per descrivere i fatti. “Una rissa è tra due gruppi di giovani che hanno deciso di darsi appuntamento e confrontarsi, qui non siamo in quella configurazione”, ha detto. “Non è stata una rissa ma un attacco: sono venuti con il desiderio di uccidere”, ha detto Josette Place, un membro in pensione del comitato del festival contattato martedì dall’AFP. Secondo lei, i giovani autori delle violenze sono arrivati ​​in gruppi a fine serata al municipio “con blocchi di cemento e coltelli”. «Non sono venuti per divertirsi, per fortuna c’erano le guardie giurate», assicura la donna che si dice «traumatizzata» da quanto accaduto.


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