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Gli attentati di Parigi

Gli attentati di Parigi

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Ieri notte alcuni uomini hanno attaccato sei luoghi pubblici di Parigi (il settimo attacco, quello a Les Halles, non è stato infine confermato): lo Stade de France, in cui si svolgeva una partita della nazionale francese, un teatro, il Bataclan, alcuni bar.
Riprendiamo da The Guardian questa mappa che mostra la vicinanza dei luoghi di cinque dei sei attentati:

Gli attentatori
È arrivata una rivendicazione ufficiale degli attentati (la leggete in questo commento). 
Nella nottata di ieri vari account twitter collegabili all’ISIS (l’organizzazione che in molti ritengono responsabile degli attentati) hanno festeggiato gli eventi, parlando di ieri come dell’11 settembre francese. Circola anche un video non datato in cui Daesh (qui un intervento di Francesco Vitellini sull’uso del termine) rivendicherebbe gli attentati, ma l’informazione riportata da The Guardian non è la conferma che in molti si aspettano. A parlare chiaramente di una responsabilità diretta del gruppo che si proclama dello Stato Islamico è Hollande (qui una traduzione), che promette che la Francia non avrà pietà.
Secondo le notizie diffuse dalla polizia, sono 8 gli attentatori uccisi: 7 si sarebbero fatti esplodere, un ottavo invece è stato ucciso dagli agenti. Il procuratore Agnes Thibault-Lecuivre ha spiegato che altri complici potrebbero essere ancora a piede libero, e ieri notte le ricerche si concentravano nella zona che unisce i due punti caldi.

Lo svolgimento degli eventi
Gli attacchi si sono svolti quasi contemporaneamente nelle due zone coinvolte: il tutto è iniziato con la prima esplosione allo stadio (ce ne sono state tre in tutto, a intervallare gli altri eventi), e in seguito ci sono state sparatorie per le strade e nei bar dell’XI arrondissement, zona di vita notturna molto frequentata ieri.
La cronologia degli eventi diramata dalla polizia:

Intorno all’una si concludeva la presa di ostaggi al teatro Bataclan, dove al momento dell’attacco era in corso un concerto degli Eagles of Death Metal, con un blitz della polizia.

Le prime reazioni in Francia
Ieri notte Francois Hollande, che si trovava all’interno dello stadio per assistere a Francia-Germania ed è stato allontanato dalle forze di sicurezza, ha rilasciato una prima dichiarazione scioccata e che ha mostrato tutta la gravità della situazione, e in seguito ha registrato un video istituzionale in cui annunciava la chiusura delle frontiere e lo stato di emergenza (qui il testo della legge che lo regola; lo stato di emergenza nazionale non veniva dichiarato dai tempi della guerra d’Algeria).

Dopo il blitz le autorità francesi (tra queste il presidente Hollande, il ministro degli Interni e la sindaca di Parigi) si sono recate al teatro Bataclan. Nella notte si è svolto un consiglio dei ministri straordinario, e un altro ha avuto luogo questa mattina.

Hollande questa mattina ha tenuto un altro discorso, uno stralcio del quale abbiamo già citato parlando delle responsabilità presunte degli attentati e la cui conclusione trovate nei commenti grazie a Simona (qui la traduzione).
La polizia francese ha da poco twittato un annuncio che vieta le manifestazioni pubbliche a Parigi e nei dipartimenti 92, 93 e 94 (quelli che circondano la capitale) fino a giovedì.

Infine è intervenuto anche Nicholas Sarkozy (la trascrizione del suo discorso da Le Figaro): l’ex presidente della Repubblica ha affermato che il suo partito sosterrà tutte le decisioni che andranno nella direzione di rafforzare drasticamente le misure di sicurezza per proteggere la vita dei francesi.

Qui un nuovo aggiornamento.


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