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La frattura fra mainstream e populismo

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A cura di @s1m0n4.

Uno studio del Pew Research ha valutato la capacità dei partiti populisti di attirare nuovi elettori partendo dall’affinità degli intervistati alle ideologie più classiche.

Per studiare a fondo gli orientamenti e le attitudini politiche degli intervistati, i ricercatori hanno suddiviso l’intero asse politico in sei categorie ideologiche: populismo di sinistra, sinistra mainstream, centro populista, centro mainstream e infine destra populista e destra mainstream. Quindi, hanno chiesto agli intervistati di “auto collocarsi” su di una scala sinistra-destra da 0 a 6 (dove il valore 0 rappresenta l’estrema sinistra e 6 l’estrema destra). Infine, per ciascuna area ideologica, sono stati suddivisi in “populisti” e “mainstream”. Per compiere tale distinzione, sono state misurate negli intervistati delle componenti considerate fondamentali del populismo: ad esempio il grado di antagonismo tra élite ed il popolo e l’insoddisfazione nei confronti della capacità del governo.

In questo articolo di YouTrend vengono riportati i risultati relativi all’Italia.

La componente mainstream è prevalente nella sinistra e nel centro, ma minoritaria nella destra: tale “propensione al populismo” potrebbe spiegare (o essere spiegata da) l’ascesa di leader politici quali Silvio Berlusconi (ieri) e Matteo Salvini (oggi). A sinistra, seppur in presenza di un forte arretramento elettorale, la presenza di un partito “istituzionalizzato”, dei sindacati e di una rete di associazioni e cooperative ha probabilmente disinnescato l’emersione di una forza politica di stampo populista.

Un articolo di Rolling Stone riprende lo stesso studio, evidenziando che i giovani europei sono più inclini a definirsi di sinistra rispetto agli ultra-trentenni.

“I giovani differiscono dagli adulti in molti modi diversi: guardano a sinistra, hanno una visione sociale e politica più progressista, sono più attenti ai diritti dei migranti e più favorevoli all’Unione Europea”, scrivono Laura Silver e Courtney Johnson nella presentazione dello studio. “Hanno anche opinioni più diversificate sui partiti di centrosinistra”.

La sola eccezione si verifica in Italia, in particolare per quanto concerne i temi dell’immigrazione e della fiducia nell’Unione Europea.

Immagine da pixabay.


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