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I romani e la psicologia della guerra

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Su suggerimento e a cura di @Fhtagn!

Gli archeologi che lavorano in un antico campo di battaglia in Scozia hanno scoperto un tipo di proiettile per fionda che fischia quando viene scagliato contro il nemico. Gli scavi svolti presso il sito di Burnswark Hill nel Dumfriesshire hanno restituito dapprima due sole tipologie di proiettili utilizzati dagli attaccanti romani: alcuni grandi quanto un limone e altri più piccoli a forma di ghianda. Recentemente un gruppo di archeologi guidato da John Reid del Trimontium Trust ha scoperto un terzo tipo di proiettile, a forma oblunga e con un foro su di un lato.

Lo scopo di questi fori non è immediatamente evidente. Per prima cosa scavare un foro all’interno di un proiettile di piombo fuso è un lavoro laborioso e che richiede tempo. Inoltre, alleggerire in questo modo il peso dei proiettili richiede causare meno danni. Anche l’ipotesi che i fori contenessero del veleno è stata subito scartata: i proiettili non erano probabilmente in grado di perforare la pelle.

La risposta più plausibile sembra essere invece che con quest’arma i romani avessero dato vita ad una delle prime forme di di guerra psicologica: ne parla questo articolo su Current Archaeology.

 

Immagine da Wikimedia Commons


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