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Il lavaggio del cervello

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Su suggerimento di @Corrado

In un articolo di qualche mese fa, pubblicato su Quartz e tradotto su Internazionale, Ari Laurel racconta ed analizza – anche su base autobiografica – i meccanismi con cui le sette fanno proselitismo.

Quando avevo sedici anni sono stata invitata a una cena organizzata da persone appartenenti alla famigerata chiesa dell’unificazione. Quando ne avevo diciotto mi sono sottoposta a un test con l’elettropsicometro di Scientology per avere in cambio un cellulare in prestito e poter telefonare a casa. A ventuno uscivo con un ragazzo che aveva la famiglia impegnata a fare proselitismo per una serie di corsi di automiglioramento. A ventitré ho lavorato per due anni per un’azienda di tecnologia che a quanto pare andava avanti grazie al magnetismo del suo amministratore delegato ed emanava un senso di ottimismo riguardo al “futuro”.
Ora che ho 25 anni si può dire che per gran parte della mia vita sono stata circondata – e affascinata – dalle sette.

 

Immagini via Wikimedia Commons, di pubblico dominio

 


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