A cura di @french canotta (modificato).
Su Artribune Massimiliano Tonelli si interroga se il MACRO di Roma non sia un esperimento che prelude a una nuova gestione dei musei da parte dell’attuale governo, proponendolo come un esempio di cortocircuito tra cultura e potere:
È forse la prima volta, quanto meno dal Dopoguerra, che un’istituzione culturale pubblica si fa carico di mutuare al suo interno tutti i capisaldi ideologici del governo che l’ha nominata e che la finanzia. In questo senso il Macro è avanguardia pura, è il primo museo ad attuare una strategia simile. Il primo museo di regime di questa nuova Italia impaurita, plagiata, criptofascista, razzista, sovranista.
Immagine da Wikimedia.
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