Su Il Tascabile Anna Castelli, una ricercatriche che si occupa del rapporto tra arte e antropologia, offre alcuni spunti di riflessione sulla questione dei resti umani esposti nei musei europei.
Nei musei di tutto il mondo, è relativamente comune trovare mummie egizie (o resti umani provenienti da altre altre culture del passato), esposte ai visitatori.
A partire dalle recenti vicende di cronaca, Enrico Gullo propone sul Tascabile una riflessione a lungo raggio sulla conservazione dell’antico, passando per musei, scismi e valorizzazione del patrimonio culturale.
di Ippolito Stefanoforo • 24 Ago 2019 • 0 commenti •
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A cura di @Ippolito Stefanoforo.
Un articolo su Artribune parla della riforma del dimissionario ministro della cultura, Alfredo Bonisoli, volta a cancellare l’autonomia dei musei proposta dal predecessore Dario Franceschini: a farne le spese anche istituzioni prestigiose come le Gallerie dell’Accademia di Firenze.
Su Artribune Massimiliano Tonelli si interroga se il MACRO di Roma non sia un esperimento che prelude a una nuova gestione dei musei da parte dell’attuale governo, proponendolo come un esempio di cortocircuito tra cultura e potere:
È forse la prima volta, quanto meno dal Dopoguerra, che un’istituzione culturale pubblica si fa carico di mutuare al suo interno tutti i capisaldi ideologici del governo che l’ha nominata e che la finanzia.
Manzotti per Doppiozero spiega che le humanities anglosassoni sono qualcosa di un po’ diverso da quell’erudita conservazione di stampo museale che in Italia caratterizza la “cultura umanistica”.
La sentenza del Tar Lazio sulle assunzioni nei musei, entra direttamente nella discussione più generale sulla nuova e vecchia politica: chi difende il Tar è immediatamente catalogato tra i sepolcri imbiancati, mentre ha magari solo a cuore il rispetto delle regole; chi lo attacca è arruolato tra i “nuovisti a tutti i costi”, ma spesso sogna solo un Paese meno bloccato dalla burocrazia, dove i politici si prendano le loro responsabilità e ai giudici non rimanga che far applicare leggi chiare ed univoche.
La Stampa parla dell’incremento dei visitatori nei Musei Italiani, dopo che con la Riforma dei Beni Culturali del Ministro Franceschini sono stati selezionati direttori stranieri o con esperienze professionali all’estero per dirigere i principali musei italiani.
Intervista de Linkiesta al direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori, che ha rilanciato una delle meraviglie d’Italia ed è stato contestato dai sindacati perché “lavorava troppo”
Massimiliano Tonelli su Artribune propone una riflessione sulla condizione dei musei statali italiani, raffrontandola con quella del sistema museale britannico.
Tre donne rispettivamente di 30, 31 e 36 anni, attraverso il master in Management dei Beni museali, dovranno gestire per almeno tre anni il museo d’arte contemporanea Villa Croce di Genova.
Dal 2015, ogni puntata della trasmissione radiofonica Museo Nazionale (Radio3) ha presentato, tramite l’intervento di un esperto, un’opera d’arte tratta dalla collezione permanente di un museo italiano.
A Danzica, in Polonia, sta per aprire il più grande museo dedicato alla seconda guerra mondiale. L’approccio pare essere piuttosto innovativo ma il governo polacco ha deciso di intervenire per cambiare l’approccio con cui si vuole far passare il ruolo polacco durante la guerra.
Torino ha una scena musicale interessante; per fare un esempio c’è il Club to Club (festival di musica techno) ma non solo quello: c’è il museo del cinema e da poco anche il primo museo dedicato a fantasy e fantascienza.
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