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Il magistrato ucciso Vittorio Occorsio nel ricordo del nipote

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A cura di @NedCuttle21(Ulm).

Su Lettera 43, il nipote del magistrato Vittorio Occorsio ricorda il sacrificio di suo nonno, ucciso a Roma il 10 luglio del 1976 da Pierluigi Concutelli, terrorista appartenente all’organizzazione extraparlamentare di estrema destra Ordine Nuovo.

La mia famiglia ha quasi sempre vissuto, in questi 42 anni, la giornata del 10 luglio in una dimensione privata, nel silenzio del lutto e del ricordo. D’altronde, mio nonno ha sempre svolto il suo lavoro con discrezione, e anche quando veniva trascinato nel clamore della ribalta dalle indagini importanti e scottanti che stava conducendo, lui si ritraeva perché non cercava di essere un protagonistané tantomeno di sentirsi un eroe, ma rivendicava semplicemente di stare svolgendo con onestà e professionalità il suo ufficio di pubblico ministero. Nonna Lilia, persona straordinaria, di una forza d’animo senza pari, ci ha cresciuto insegnandoci che il miglior modo per onorare la memoria di nonno Vittorio è con la nostra condotta quotidiana, non con le cerimonie e con la retorica che esse in una certa misura comportano. Questa è la lezione forse più importante che questa storia familiare mi ha lasciato: il valore dell’uomo si misura nella discrezione e nella professionalità con cui svolge l’attività quotidiana, nell’etica del lavoro, nella vita familiare, nei comportamenti privati e pubblici, soprattutto quando ci si trova a svolgere un incarico delicato.

Immagine da Wikimedia.

 


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