Anche gli inglesi hanno la loro Ilva. Il governo ha presentato una legge per prendere il controllo del colosso dell’acciaio British Steel. L’untervento si è reso necessairo per scongiurare la chiusura degli altiforni a carbone.
E’ iniziata alla Camera dei Comuni la seduta straordinaria del Parlamento britannico, riconvocato oggi dalle ferie di Pasqua, per discutere di una legge promossa d’urgenza dal governo laburista di Keir Starmer al fine di autorizzare il ritorno in mano pubblica – almeno temporaneo – del colosso nazionale dell’acciaio British Steel: in crisi da molti anni e minacciato ora anche dai dazi Usa di Donald Trump.
L’iniziativa, introdotta in aula dalla ministra Lucy Powell, Leader of the House, segue la decisione del gruppo cinese Jingye, che controlla British Steel dal 2020 dopo una serie di passaggi di proprietà fra privati, di chiudere gli altiforni dello stabilimento di Scunthorpe (Inghilterra orientale) e di altri impianti, mettendo a rischio la produzione di un materiale considerato strategico e 2700 posti di lavoro.
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