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Il potenziale clinico delle sostanze psichedeliche

Il potenziale clinico delle sostanze psichedeliche

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Su suggerimento di @Hugo Fiala.

Partendo da ricerche precedenti sulla capacità di alcune sostanze psicotrope, come LSD e funghi allucinogeni, nel curare la depressione e l’ansia, dei ricercatori brasiliani hanno indagato e individuato il ruolo di altre molecole psicoattive. In questo caso hanno indagato un gruppo simile alle “N,N-dimetiltriptammina (N,N-DMT) e bufotenina (5-HO-DMT)” che  “sono tradizionalmente impiegate come enteogeni dalle popolazioni amerinde come principali ingredienti della polvere di Virola e dell’Ayahuasca“:

The popularity of Ayahuasca as part of religious ceremonies continues to spread in South America and other countries, possibly motivated by its strong antidepressant effects. Chronic Ayahuasca ingestion has been associated with cognitive gains and structural brain changes in areas related to attention, self-referential thought, and internal mentation.

Ne parlano un articolo su Nature, ripreso anche dal Fatto Quotidiano.


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