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Il primo re e l’eterna rinascita del cinema italiano

Il primo re e l’eterna rinascita del cinema italiano

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A cura di @NedCuttle21(Ulm).

Rivista Studio pubblica un articolo di Mattia Carzaniga sulla situazione in cui versa il cinema italiano.

In Italia abbiamo poche ma granitiche certezze: l’impossibile chiusura al traffico dei centri storici, la crisi della sinistra e la rinascita del cinema. Quest’ultima è il nostro eterno giorno della marmotta. Ad ogni stagione ci svegliamo rinati. Siamo rinati negli anni Novanta con Virzì e Muccino. Nei Duemila con Sorrentino e Garrone. Ma mai rinascita fu più entusiasticamente strombazzata dagli addetti ai lavori di quella di quattro anni fa. Dopo l’uscita del buon Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti, ci hanno convinti che non saremmo morti mai più. Che non solo era (ri)rinato il cinema, ma che nella fattispecie era risuscitato il cinema di genere. Ci hanno detto che ci saremmo messi a fare i blockbuster, di più: i film con i supereroi! Ci hanno assicurato che saremmo tornati a contare nel grande mercato internazionale. È successo? Bah, boh, nì. Di certo sono iniziate ad accadere cose pazze, chissà se per via di Claudio Santamaria che acquisiva i suoi superpoteri cascando nel Tevere o se perché era destino e basta.


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