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Il prossimo massiccio evento vulcanico causerà caos climatico

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Su Nature, l’articolo/commento The next massive volcano eruption will cause climate chaos — and we are unprepared [a pagamento; link alternativo, CNN] analizza il rischio di eruzioni vulcaniche catastrofiche in un mondo influenzato dai cambiamenti climatici, sottolineando come tali eventi siano inevitabili e capaci di causare caos climatico e socio-economico.

The 1815 massive eruption of Mount Tambora in Indonesia should ring alarm bells. Imagine if this happened today.

Le eruzioni catastrofiche causano da sempre effetti globali, tra cui raffreddamento del clima, carestie, e instabilità economica e sociale. L’eruzione del Tambora, ad esempio, raffreddò l’emisfero settentrionale di circa 1°C e portò alla “estate che non c’era” nel 1816. Questo scatenò il raddoppio dei prezzi dei cereali e una crisi alimentare globale che causò decine di milioni di morti.

Studi geologici stimano una probabilità di 1 su 6 di un’eruzione di dimensioni simili nel corso di questo secolo. Le conseguenze economiche immediate potrebbero superare i 3,6 trilioni di dollari, con ulteriori impatti negli anni successivi.

Global warming heats the lower atmosphere and cools the stratosphere. Alteration of atmospheric layers will affect how volcanic plumes spread and how high they reach.

Crop failures from a more massive eruption would hit global breadbasket regions simultaneously.

Il riscaldamento globale altera la circolazione atmosferica e la stratificazione oceanica, influenzando la dispersione delle polveri vulcaniche e amplificando gli effetti climatici delle eruzioni.

Le eruzioni colpiscono direttamente le regioni chiave per la produzione agricola globale, causando un crollo delle rese e minacciando la sicurezza alimentare. Ad esempio, l’eruzione del Pinatubo del 1991 ridusse del 9% la produzione mondiale di mais e del 5% quella di grano e riso.

We call for a definition of robust decision-making approaches and storylines of extremes to explore worst-case scenarios.

L’articolo si conclude con l’invito alla comunità scientifica e ai decisori politici a integrare modelli climatici e agricoli per simulare gli impatti di eruzioni future, sviluppando strategie di mitigazione basate su scenari peggiorativi.

Il commento evidenzia una lacuna significativa nella preparazione globale per eventi vulcanici estremi, suggerendo la necessità di incorporare tali rischi nelle proiezioni climatiche e nella pianificazione politica. La combinazione tra il riscaldamento globale e una società sempre più interconnessa amplifica la vulnerabilità globale. Affrontare questa sfida richiede una collaborazione interdisciplinare per comprendere meglio i fenomeni e sviluppare strategie di risposta efficaci.

 


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