A cura di @Flack.
Alcuni inventori che hanno disegnato prototipi di nuovi oggetti e hanno lanciato campagne di crowdfunding su internet, hanno poi scoperto i loro prodotti copiati e venduti da aziende cinesi prima ancora della messa in commercio degli originali. Da un articolo su Internazionale.
“La diffusione della contraffazione sta rimettendo in discussione il concetto di proprietà intellettuale e il valore delle idee. In passato un’azienda poteva avere un’idea e poi impiegare anni per assicurarsi i brevetti, mettere a punto il progetto, studiare un piano di produzione e lanciare il prodotto sul mercato. In base ai contratti le idee restavano un’esclusiva dell’azienda, ma lo stesso valeva per i costi di avviamento e di gestione delle fabbriche.
Lo spostamento della produzione in Cina ha fatto sparire quasi del tutto questi vincoli. Le fabbriche si installano in edifici di fortuna, la manodopera è a basto costo e procurarsi i componenti è più semplice grazie a internet. Oggi le aziende devono creare prodotti più difficili da copiare, concentrandosi su una caratteristica speciale o creando un marchio ambito per il quale i consumatori sono disposti a pagare di più.”
Immagine by Kostmo (Own work) [Public domain], via Wikimedia Commons
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