Stefano Baudino su L’Indipendente illustra il rapporto dell’Osservatorio parlamentare di Avviso Pubblico sulle infiltrazioni mafiose negli enti pubblici.
Dal 1° gennaio 2022 al 30 settembre 2023 sono stati sciolti per mafia ben 18 enti locali in tutta Italia. È quanto emerge dal dossier di avviso pubblico La linea della Palma sui Comuni sciolti per infiltrazioni della criminalità organizzata – curato dall’Osservatorio Parlamentare – in cui si attesta come in Italia, nell’arco di quasi due anni, si sia verificata la media di uno scioglimento ogni mese.
Gli interessi delle organizzazioni mafiose sono sugli appalti, soprattutto sui rifiuti e vi è una predilezione per i comuni più piccoli:
Le ragioni sono diverse: i comuni più piccoli garantiscono ai clan vantaggi in termini di controllo del territorio e della società civile; c’è meno presenza di forze di polizia, che se da un lato è giustificata dalla popolazione ridotta, dall’altra sembra sproporzionata se si pensa al grado di presenza mafiosa. Inoltre i territori più piccoli sono meno esposti mediaticamente e questo giova agli affari dei clan. E infine è più facile far pesare la forza economica criminale sull’imprenditoria locale e sulle piccole amministrazioni.
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