Su suggerimento di @NS3.

“Words divide, images unite”: con queste parole Otto Neurath, il patriarca dei pittogrammi, presentò una serie di simboli che avrebbero modificato il modo di concepire il design dei simboli rendendoli globalmente validi. Neurath non si fidava del linguaggio, e la pensava allo stesso modo Charles Bliss, padre di un linguaggio grafico che chiamò Blissimbolico. Entrambi erano passati attraverso i disastri delle guerre mondiali, ed entrambi credevano che il linguaggio era stato in parte responsabile del disastro storico: Bliss si spingeva a dire ““the language barrier is real, and its cost is ultimately measured in lives… Millions were put to death because of words”. Un articolo di aiga.org ripercorre la storia degli isotipi e della loro invenzione da parte del sociologo e filosofo austriaco.

Immagine da Wikipedia.