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Juncker sotto attacco per i favori fiscali del Lussemburgo. Ma lui è “cool”

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Su segnalazione di @Lowresolution.

Jean-Claude Juncker si trova in una situazione complicata: eletto presidente della Commissione Europea dopo 19 anni come primo ministro in Lussemburgo, deve ora far fronte allo scandalo dei leak che accusano il suo paese di praticare accordi nascosti (a tassazione ancor più favorevole di quella normalmente applicata nel Granducato) con molte grandi aziende straniere, che vengono così convinte a spostare la propria sede fiscale nel piccolo stato.
Junker, che nel corso degli anni ha difeso con tenacia il principio del segreto bancario, ora è sotto l’attacco di Germania e Olanda. Ma nonostante questo, almeno secondo una dichiarazione del suo portavoce riportata dal Guardian, non è preoccupato:

His official spokesman said Juncker did not feel under any pressure to explain how he oversaw changes to Luxembourg’s tax laws. He said: “If he were a teenager I’d say he was cool.”

Leggi di più sul Sole 24 Ore e sul Guardian.

 

(immagine da Wikimedia Commons)


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