A cura di @Carlj2000.
In un articolo approfondito e tecnico su Formiche il neoministro del Governo Conte Giovanni Tria spiega, insieme all’economista Pasquale Lucio Scandizzo, quella che dovrebbe essere la sua personale ricetta per curare i mali economici dell’Italia.
Su Agi si trova riassunto delle posizioni espresse nell’articolo
Non vi è alcun motivo per cui gli investimenti privati dovrebbero prevalere senza la parallela aspettativa di un forte aumento degli investimenti produttivi guidati da innovazione, guadagni di produttività e rendimenti attesi più elevati sul capitale che consentono più occupazione e redditi”. Ed “è improbabile che ciò avvenga nell’ambito del piano Junker a livello europeo”. Una soluzione allora potrebbe essere quella secondo cui “ogni Stato membro dovrebbe cercare di prevedere il proprio investimento pubblico alla luce del mercato europeo, o addirittura globale, cercando di attirare significativi finanziamenti privati a livello globale attraverso la garanzia di rendimenti più sicuri a lungo termine. In questi termini, e per questi scopi, anche un temporaneo aumento del deficit destinato a far partire questi programmi dovrebbe essere considerato accettabile.
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