Noah Smith parla di come percepisce il rapporto degli Europei con l’aria condizionata. A differenza di Americani, Cinesi e Giapponesi, gli abitanti del vecchio continente non sembrano apprezzare questa tecnologia, e solo il 20% delle abitazioni ne dispone. Un tempo almeno il Nord Europa poteva considerarla una tecnologia inutile, ma il riscaldamento globale ha reso le ondate di calore un problema diffuso anche là.
Si tratta sia di preferenze individuali, sia di scelte politiche precise (nel cantone di Ginevra bisogna chiedere un permesso ufficiale per installare l’aria condizionata). Spesso l’ostilità all’aria condizionata viene motivata con l’esigenza di risparmiare elettricità e di non contribuire ad aggravare lo stesso problema che si sta affrontando, il cambiamento climatico. Si tratta però di una motivazione fragile, in un continente che comunque oggi contribuisce solo al 13% delle emissioni globali. C’è probabilmente anche un’ostilità culturale, in quanto l’aria condizionata viene vista come un prodotto del consumismo americano, che minaccia lo stile di vita europeo. Le conseguenze, però, sono che molti più Europei che Statunitensi muoiono per colpa delle ondate di calore.
With this rise in temperature — and the aging of the European population — has come a rise in preventable death. Estimates of heat-related mortality vary, but the most commonly cited number is 175,000 annually across the entire region. Given that Europe has a population of about 745 million, this is a death rate of about 23.5 per 100,000 people per year. For comparison, the U.S. death rate from firearms is about 13.7 per 100,000.
So the death rate from heat in Europe is almost twice the death rate from guns in America. If you think guns are an emergency in the U.S., you should think that heat in Europe is an even bigger emergency.


Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.