A cura di @Festina Lente.
La CNN dedica uno speciale, con numerosi video, animazioni, e grafici (*), alla nuova estinzione di massa. Nella storia del nostro pianeta si sono verificate cinque estinzioni di massa. Oggi è in corso la sesta, causata principalmente dall’uomo. Tre quarti delle specie esistenti sono in pericolo. A causa dell’azione dell’uomo, le specie si estinguono ad un ritmo 100 volte superiore a quello normale.Si stima che la metà delle forme di vita di cui eravamo a conoscenza sia estinta. Fra le specie più note in pericolo, gli elefanti africani, che potrebbero essere estinti in 20 anni, gli oranghi e la farfalla monarca. Perché ciò accade? Secondo la CNN cinque sono le cause, descritte di seguito insieme a qualche esempio delle loro conseguenze.
1. Cambiamento climatico
Stiamo aumentando la temperatura del pianeta con l’uso di combustibile fossile e abbattendo la foresta pluviale. La temperatura più alta dell’acqua e l’aumentata acidità sarebbero la causa della scomparsa della barriera corallina, prevista, senza un cambiamento massiccio delle fonti energetiche, entro il 2050, e che mette in pericolo anche le popolazioni del Madagascar che vivono di pesca.
2. Agricoltura
Secondo la Banca Mondiale, il 30% della superficie terrestre è stato convertito all’agricoltura (stima risalente all’anno 2000). Mentre la popolazione umana aumenta, l’habitat di molte specie, come l’orango, viene ridotto. Anche le api e gli altri insetti pronubi, che impollinano piante che producono più del 35% del cibo nel mondo, sono in pericolo.. Ci sono più di 20,000 specie ed alcune scompaiono senza destare attenzione. A causa della riduzione del loro ambiente naturale e dell’uso dei pesticidi, più del 25% dei bombi negli Stati Uniti sono in pericolo. Fra le specie un tempo comuni oggi in pericolo, quella dei bombi di Franklin, già scomparsi dall’Oregon.
3. Traffico illegale di animali
Si stima che il commercio illegale di animali frutti fra i 91 ed i 258 miliardi di dollari. – per un confronto, la tratta di uomini frutterebbe circa 157 miliardi di dollari, la contraffazione 228, ed il traffico di droga 344. Elefanti (ridottisi del 30% fra il 2007 ed il 2014), rinoceronti e pangolini sono fra le specie più minacciate.
4. Inquinamento
Ogni anno, nove milioni di tonnellate di plastica sono disperse negli oceani. Si stima che per il 2050 il peso complessivo della plastica negli oceani supererà quello dei pesci. La plastica è considerata uno dei fattori del declino numerico degli uccelli marini, ridottisi del 70% dal 1950 al 2010, ed il cui futuro è incerto.
5. Malattie
Circa il 40% degli anfibi rischia l’estinzione. Fra le cause principali un fungo, alla cui diffusione ha probabilmente contribuito involontariamente anche l’uomo.
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La situazione è cupa, ma le soluzioni, secondo la CNN, esisterebbero.
• Usare fonti rinnovabili.
• Non espandere le aree coltivate. Secondo alcune stime, preservare il 50% della superficie del pianeta garantirebbe la sopravvivenza dell’84% delle specie. Al momento, solo il 15% della superficie emersa ed il 4% degli oceani sono protetti.
• Fermare il traffico illecito di specie protette.
Per quanto esistano gli strumenti necessari per fermare la sesta estinzione di massa, i tempi sono sfortunatamente strettissimi.
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(*) Alcuni grafici non appaiono correttamente su Chrome (almeno su MacOS). Safari e Firefox funzionano invece correttamente.
Immagine tratta da Pixabay.
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