A cura di @Carlj91
Sebbene l’export tedesco cresca al di sopra le attese, secondo il Sole 24 ore Ecopoly è ormai da cinque trimestri consecutivi che ciò si verifica non più seguendo una logica “neo-mercantile”, ma una interna. Questo implica maggiori consumi, salari e investimenti piuttosto che maggiori esportazioni.
In generale sembra confermato il trend di stabilizzazione del commercio estero tedesco, che gli osservatori giudicano sempre meno propulsivo, se non addirittura recessivo, per la crescita del prodotto. A spingere l’economia tedesca, insomma, è sempre più la domanda interna e sempre meno il commercio estero.
La crescita tedesca rimane comunque tutt’altro che certa in futuro:
Le prospettive di domanda estera, ulteriormente incupite dopo le elezioni di Trump e il forte spirare di venti protezionisti, rischiano di annebbiare anche l’anno nuovo, con la complicazione che le aspettative delle imprese, peggiorate dall’incertezza, rischiano di avere ripercussioni sugli investimenti in macchinari e attrezzature, che com’è noto impattano sulla costruzione del Pil.
Immagine da Wikimedia Commons
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