Su suggerimento di @Festina Lente
La Federazione Russa ha riconosciuto la validità dei passaporti emessi dalle auto-proclamate “repubbliche” di Donetsk e Luhansk, come riferiscono Reuters e Telegraph. Il riconoscimento russo sembrerebbe violare sia gli accordi Minsk II del 2015 che garantivano il ritorno dei confini della regione sotto il controllo del Governo ucraino sia il memorandum di Budapest del 1994 in cui la Russia si impegnava a difendere l‘integrità territoriale ucraina in cambio della denuclearizzazione.
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