A cura di @Il Guada.
Il 4 marzo prossimo nella vicina Svizzera dovranno decidere se eliminare o mantenere il canone televisivo che finanzia il servizio pubblico nazionale.
Come grossomodo accade anche in Italia, il sistema televisivo pubblico elvetico basa buona parte del suo sostentamento economico su un canone che i cittadini sono obbligati a pagare (circa 365 chf a famiglia), la cosiddetta Billag, dal nome della società che lo riscuote.
I contrari all’iniziativa dicono che se dovesse vincere il SI il servizio radiotelevisivo pubblico svizzero (che trasmette nelle quattro lingue nazionali) potrebbe semplicemente sparire o comunque drasticamente ridursi.
I sostenitori del NO, promotori del referendum, affermano che è ingiusto pagare una tassa così elevata per un servizio che oramai i cittadini possono trovare su altre piattaforme e nelle modalità a loro più gradite.
Immagine da Pixabay.
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