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Laghi mortali

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Un fenomeno distruttivo di cui pochi sono a conoscenza e come prevenirlo: le eruzioni limniche di CO2 e metano. Ne scrive per Il Tascabile Agnese Codignola.

Le eruzioni limniche, o eruzioni di tipo limnico, sono un fenomeno naturale che si è verificato in tempi recenti solo in alcuni laghi del continente africano ma che, a livello teorico, potrebbero verificarsi anche in altre parti del mondo dove siano presenti laghi aventi condizioni simili.

Venerdì 3 giugno le donne e i bambini dei villaggi della zona del Sud Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo, al confine con il Rwanda, non potevano credere ai loro occhi: in quella mattina come tante centinaia di pesci morti galleggiavano ai bordi dell’acqua.

La condizione principale perché si verifichino queste particolari eruzioni, infatti, è che l’acqua del lago sia satura di gas, in particolare di CO2. Ma nel lago Kivu sono presenti anche notevoli quantità di metano.

Si stima infatti che il Kivu custodisca qualcosa come 300 chilometri cubici di CO2 e 60 di metano. Se dovesse rilasciare questi gas, oggi disciolti nelle acque profonde, immetterebbe in atmosfera 2,6 gigatonnellate di CO2, pari al 5% delle attuali emissioni mondiali di gas serra. I timori nascono dalle caratteristiche del bacino, e dal fatto che nel maggio 2021 la zona ha vissuto una potente eruzione vulcanica, quella del vulcano Nyiragongo, la cui lava, mai giunta direttamente in acqua, secondo alcuni ricercatori potrebbe essere scivolata al di sotto della città di Goma (nella quale sono stati avvertiti, per giorni, tremori e bradisismi) e, forse, al di sotto dei fondali.

Per limitare la pericolosità del lago Kivu sono stati attuati dei sistemi di estrazione del metano che però potrebbero non essere sufficienti e, inoltre, potrebbero innescare tutta una serie di problematiche ambientali.

Di eruzioni limniche se ne parla anche nella puntata 334 di Scientificast.

Tiefe Wasser sind nicht still

[“Le acque profonde non sono mai tranquille” – Rammstein, Rosenrot, 2005]


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