A cura di @Space Tractor.
L’alto comitato religioso del Marocco responsabile dell’emanazione delle Fatwa nel 2012 aveva pubblicato in libro in cui si spiegava che l’apostasia doveva essere punita con la morte, attingendo da una vasta tradizione giuridica.
In questi giorni con un documento intitolato “La via degli studiosi” ha ritrattato questa posizioni, ridefinendo l’apostasia non tanto una tematica religiosa ma politica, più simile ad un alto tradimento.
Questo è il secondo provvedimento dall’inizio del 2017 che interessa la religione in Marocco, dopo il recente divieto di produzione e vendita di burqa promulgato questa volta dal Ministero degli Interni.
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