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L’amministrazione Trump e i dati sulle deportazioni dei bambini ucraini

L’amministrazione Trump e i dati sulle deportazioni dei bambini ucraini

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Dopo l’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe russe migliaia di bambini (quasi 200 mila secondo fonti ucraine) sono stati deportati  in Russia, e resi adottabili. Proprio queste azioni rese, possibili da decreti presidenziali, sono state una delle cause che hanno portato all’incriminazione di Putin per crimini di guerra.

La ricerca dei bambini era possibile grazie a un team di ricerca, finanziato dal Governo degli USA  situato presso l’Università di Yale che aveva tracciato la sorte degli scomparsi. Dopo i tagli decisi da Musk il tutto è stato bloccato.

Ma la situazione potrebbe essere pure peggiore, il deputato democratico Greg Lansdman, in una lettera al segretario di stato Marco Rubio, sostiene che ci sia la serie possibilità che il database di quanto scoperto sia stato cancellato in modo permanente.  E se anche i dati non fossero stati cancellati ma solo trasferiti questo potrebbe portare alla loro inutilizzabilità in tribunale.

Ne parla il Washington Post (serve registrazione) e lo riprende Angela Napolitano su Avvenire.

 


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