Su suggerimento di @Anonima.
L’antropologo dello sport Dario Nardini racconta in un articolo per il Lavoro Culturale come ha spiegato la sua ricerca a delle classi delle scuole superiori.
Ho avuto l’occasione di raccontare le mie esperienze di ricerca alle classi III, IV e V del Liceo bresciano. Cercando di adattare i contenuti a ogni classe e facendo riferimento alla mia ricerca sulla lotta bretone e a quella in corso sul surf sulla Gold Coast australiana, in tre interventi ho provato a spiegare perché abbia senso occuparsi di pratiche fisiche e sportive da un punto di vista antropologico. Infatti, benché la rilevanza degli studi sul gioco, sul genere, sui consumi, sul corpo e sulle sue “tecniche” sia unanimemente riconosciuta all’interno della disciplina, l’analisi delle pratiche sportive, che questi aspetti li racchiude tutti, fa fatica a ritagliarsi uno spazio di autonomia nell’antropologia contemporanea, legata ad altri, più consolidati temi.
Immagine da Flickr.
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