Su suggerimento di @uqbal.

Eve L. Ewing propone un articolo in cui evidenzia come scarsa propensione alla circolazione delle idee, propaganda e autoritarismo vadano di pari passo con l’ostilità verso l’arte. L’occasione è fornita dal recente taglio del budget federale a sostegno di arte e artisti da parte di del presidente statunitense Donald Trump. Se gli accostamenti con Hitler e Stalin possono sembrare esagerati, la riflessione di fondo, pur non nuova, è interessante.

“Many Americans have been protesting the cuts by pointing out the many ways that art enriches our lives — as they should. The arts bring us joy and entertainment; they can offer a reprieve from the trials of life or a way to understand them.“