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L’emergenza coronavirus – 26-27 Aprile 2020

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Sul sito della protezione civile si può vedere una mappa della situazione in Italia (qui c’è la versione per dispositivi mobili). Su VirusConV si possono trovare i dati per la situazione mondiale. Qui è disponibile un Google Sheet dove potete consultare l’andamento del COVID-19 in Italia.
Se ci sono articoli che vorreste vedere nel post di domani segnalateli qui.

Christian Drosten: io sono il cattivo che distrugge l’economia

Il Guardian intervista Christian Drosten, esperto in coronavirus.

Chiare parole sul paradosso della prevenzione, la possibilità di eradicare la malattia, l’immunità di gregge, gli esami che conviene fare, la dubbia origine di questo coronavirus, la possibile futura evoluzione di altri coronavirus, e cosa lo tiene sveglio la notte.

Il coronavirus è trasportato dal particolato atmosferico?

La Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) annuncia che il coronavirus SARS-Cov-2 è stato ritrovato sul particolato (PM). “Questa prima prova apre la possibilità di testare la presenza del virus sul particolato atmosferico delle nostre città nei prossimi mesi come indicatore per rilevare precocemente la ricomparsa del coronavirus e adottare adeguate misure preventive prima dell’inizio di una nuova epidemia”, anticipa il professor Alessandro Miani, presidente della Sima.

Ne parla l’AGI.

I risultati ottenuti sono stati ampiamente criticati da un articolo di  Sylvie Coyaud sul suo blog Ocasapiens e da Stefano Caserini in un articolo disponibile sul blog Scienza in Rete .

It is rocket science, after all!

Gli ingegneri spaziali della NASA hanno progettato e testato un nuovo tipo di ventilatore utilizzabile per trattare i pazienti affetti da coronavirus. Utilizza un settimo delle parti mobili degli altri modelli, è facilmente producibile industrialmente, ed è stato rilasciato in open source. Entro 48 ore ci dovrebbe essere l’approvazione della FDA per la diffusione al pubblico.

Ken Loach, il volto disumano del libero mercato nella crisi sanitaria

di NedCuttle21(Ulm)

Il Manifesto pubblica un’intervista telefonica al regista britannico Ken Loach.

Giovanna Branca: In questo periodo i rider di compagnie come Amazon – il cui fatturato è alle stelle – stanno lavorando come non mai, il più delle volte per consegnare beni non essenziali.

Ken Loach: E anche gli assistenti sociali: nel nostro Paese loro sono ancora più in pericolo, perché lavorano senza le protezioni necessarie. Per molti di noi questo dimostra che un’economia di mercato non può attrezzarsi per una crisi sanitaria come questa. È destinata a fallire, come la classe politica che la rappresenta: non è in grado di pianificare. In Uk non ci siamo organizzati per dotarci dei materiali protettivi, per testare le persone, aumentare i posti letto negli ospedali, finché il disastro non ci ha colpiti. Tuttora non facciamo i test necessari, e dottori, infermieri e assistenti sociali lavorano ancora senza protezioni.

I danni psicologici del coronavirus

di Qwerty

Fra i molti danni creati dalla pandemia di coronavirus ci sono anche quelli psicologici. Un articolo su Weforum riporta uno studio belga, che ha identificato un incremento dal 14% al 23% della popolazione sottoposta a livelli dannosi di stress, durante il lockdown. Sono particolarmente a rischio il personale sanitario, i più giovani, i più anziani e coloro che erano già in situazioni precarie. Gli effetti di questo periodo rischiano di portare a un forte incremento dei casi di depressione e burn-out nei prossimi mesi. Questo è anche un problema economico in quanto, oltre alle ovvie conseguenze umane, in questo scenario calerebbe anche la produttività dei lavoratori.

Un breve video della BBC mostra alcuni dei problemi che stanno emergendo in Italia, dove gli effetti di una delle quarantene più lunghe e severe d’Europa si combina al lutto di coloro che hanno perso i propri cari in maniera improvvisa e alla diffusione di paranoie. E’ uno scenario, conclude il servizio, che si potrebbe presto ripetere in tutta Europa.

Uno studio condotto dall’ISS mette insieme il puzzle delle manifestazioni cliniche del virus, dalle forme asintomatiche alla morte

L’esito dell’infezione da COVID19 si potrebbe definire già nei primi 10-15 giorni dal contagio e questo può dipendere dall’esposizione virale, dalla debolezza immunitaria o da uno sforzo fisico intenso nei giorni dell’incubazione.

Il comunicato è disponibile sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità.

Il coronavirus penalizza i partiti populisti?

Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus i leader dei maggiori Paesi europei hanno visto crescere i propri consensi grazie all’effetto “rally around the flag” (letteralmente lo “stringersi intorno alla bandiera”) che ha spinto i cittadini dei paesi più colpiti dalla pandemia a raccogliersi intorno ai propri leader, nella speranza che questi ultimi riescano a risolvere la crisi. Ne avevamo parlato qualche giorno fa in questo articolo, notando come si trattasse di un fenomeno piuttosto comune in tempi di emergenza, poiché il sentimento di unità nazionale rinvigorisce e di conseguenza cresce anche l’unità intorno al governo. È forse questo uno dei motivi per cui nelle ultime settimane non se la passano così bene i partiti di opposizione, in particolare quelli più estremisti cosiddetti “populisti”?

Ne parla Youtrend.

Le donne si negativizzano prima. Il Veneto si è salvato perché abbiamo blindato gli ospedali

Selvaggia Lucarelli ha intervistato per The Post Internazionale il microbiologo Andrea Crisanti.

Luca Zaia lo chiama “l’uomo dei tamponi”: è a lui che ha affidato l’esperimento di Vo’ Euganeo, dove sono stati sottoposti a test tutti i cittadini. “L’ho chiamato e mi ha dato subito fiducia”, racconta il professore. Che poi spiega la particolarità del Coronavirus: “Si infettano i neonati, ma non i bambini fino a 10 anni”. L’intervista di Selvaggia Lucarelli

Come lo stato indiano del Kerala ha contenuto la diffusione del coronavirus

A strong health service and clear communication is key to communist-run Kerala’s success in tackling Covid-19.

Ne parla il Guardian.

L’Oms: metà dei morti nelle case di cura

Secondo le stime che arrivano dai Paesi europei, la metà delle persone che sono morte di Covid-19 erano residenti in case di cura. E’ una tragedia inimmaginabile”. Lo ha detto il direttore dell’Oms Europa, Hans Kluge, in una conferenza stampa.

Ne parla l’Ansa.

Questo nuovo coronavirus ha tutte le caratteristiche di un virus emerso dall’ambiente naturale

Lo dice un intervento intervento della biologa Barbara Gavallotti sul sito di La7.

La situazione in Brasile

Mentre il National Geographic parla dei primi decessi collegati al coronavirus tra le comunità indigene della foresta amazzonica, un articolo di Avvenire parla della grave situazione che si sta creando a Manaus.

l’amministrazione municipale sta costruendo delle fosse comuni per i seppellimenti: nel cimitero di Nossa Senhora Aparecida non c’è più un solo posto disponibile. E il sindaco Neto ha intenzione di chiedere aiuto al G7. A preoccupare è la rapida espansione del contagio a Manaus e nel resto dell’Amazzonia brasiliana, anche a causa delle presenza crescente di trafficanti di legname, come denunciato dall’arcivescovo di Porto Velho, dom Roque Paloschi, e dalla Rete ecclesiale panamazzonica (Repam).

Immagine da Wikimedia.


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