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L’emo-rap è il nuovo gangsta rap

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Su segnalazione di @Equo Canone.

Pare che nel mondo del rap ci sia una nuova tendenza, quella che l’autore dell’articolo di vice che vi proponiamo chiama “emo-rap”. Parte da Kanye West, arriva a Lil B, che durante uno dei suoi ultimi concerti ha chiesto al suo pubblico di dare le spalle al palco di meditare, e si pone in netta contrapposizione allo swag rap in voga negli ultimi anni. Sembra che stia per chiudersi un cerchio nei temi trattati dal genere, e che si vada verso testi che prendono qualcosa in prestito dalla psichedelia e dalla New Age.

Le correnti nella musica rap si muovo su cerchi che si muovono in direzioni opposte: il gangsta rap e il placido costruttivismo dei primi anni Novanta; la G-Unit e il suo linguaggio arrogante ed aggressivo contro l’attitudine rilassata dei Neptunes a cavallo tra i due secoli; la Young Money e la ribalta dello swag e di altre puttanate sul consumismo inteso come ostentazione del successo ottenuto – il rap cambia strada molto spesso, e non si è mai del tutto certi di quale sia la corrente trascinante, ma quando ci avviciniamo ad un cambiamento, di solito, sono ben identificabili due suoni e stili contrapposti. Quindi, mentre l’ascesa di artisti come Young Thug, Lil Durk, o YG non può essere sottovalutata, sembra che il cerchio stia per chiudersi per poi ricominciare a girare, concentrandosi unicamente sul semplice, si fa per dire, concetto di essere, anziché avere.

Immagine da Wikipedia.


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