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Lesbo: sulla prima linea di Fortress Europe

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Su suggerimento di @Nestor Makhno.

Harriet Paintin e Hannah Kirmes-Daly raccontano di quel che hanno visto a Lesbo, l’isola greca diventata famosa perché prima costa europea raggiunta da molti dei migranti provenienti dalla via turca. Questo articolo parla delle condizioni dei campi e della disumanizzazione che i migranti incontrano, dopo un viaggio già di per sé disumano.

There are two registration camps on the island, Kara Tepe for Syrians and Moria for non-Syrians, and refugees have to queue in the necessary line upon arrival. Non-Syrians are immediately struck by the discrimination they face: “Why is there a different line for Syrians?” the Afghanis and Iraqis ask. I tell them that it is because of the two different registration camps, but I do not have the heart to tell them of the stark difference in the conditions they will face, or that this discrimination will be enforced throughout the entirety of their journey across Europe.

 

Immagine “Leuchtturm bei Molivos” CC BY-SA 4.0 via Wikimedia Commons


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