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L’estetica di Tarantino starring DAESH

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Su suggerimento di @AleMeis

Il regista Jonathan Nossiter analizzando riprese e scene, rintraccia le somiglianze fra l’estetica dei filmati delle esecuzioni di DAESH e l’immaginario di Tarantino e di alcuni videogiochi violenti. Quello che l’Occidente immagina, Daesh lo rende reale. L’autore non ci propone qui una banale condanna morale, si tratta di capire a chi sono rivolti quei video e quale fantasie sfruttino.

Quella dei film e dei videogiochi è diventata la promessa dei mezzi d’informazione occidentali e persino degli uomini politici. Incapaci di pensare gli eventi, gigioneggiano nella parte dei vendicatori. Tutta la società dello spettacolo poggia sulla sete di sacrifici umani e di godimento di fronte alla violenza. Al cinema, nella nostra cultura non abbiamo voluto considerarla altro che una fonte di piacere; oggi ci viene rispedita indietro con un atto di vendetta, ma secondo una forma molto reale, quella del nostro piacere visivo. Ciò che l’occidente mostra nel regime della fiction con falso candore, l’Is (o Daesh, come viene spesso chiamato) lo prende alla lettera senza alcun candore: una ripetizione della fiction sotto forma di vera violenza, di vero orrore.

Immagine da flickr

 


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