A cura di @Carlj2000.
Sia il presidente francese Emmanuel Macron sia il neo presidente dell’SPD Martin Schulz, vogliono che i leader europei nominino un ministro delle finanze della zona euro come modo per garantire a lungo termine la moneta unica. Ma funzionerebbe e, fondamentalmente, è necessario?
Su project-syndicate.org abbiamo due opinioni in merito.
- Barry Eichengreen (Professore di Economia all’Università della California e former senior policy adviser al FMI) vede che esiste una via per la cooperazione franco-tedesca per riformare la zona euro e rafforzare la governance ed è d’accordo della scelta operata da Macron anche se ritiene che non sarà una via facile da seguire.
- Dani Rodrik (Professore di Politica economica internazionale all’ Harvard University e autore dei famosi libri “Il paradosso della globalizzazione” e “La globalizzazione Intelligente“) invece sostiene un opinione alternativa e cioè che la riforma che l’Europa ha bisogno maggiormente è la separazione tra finanza privata e finanza pubblica. In questo modo, i paesi possono trarre il massimo beneficio dall’integrazione finanziaria, mentre le autorità politiche nazionali sono lasciate libere di gestire le proprie economie.
Immagine da wikimedia.
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