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L’industria dei combustibili fossili e il riscaldamento globale [EN]

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A cura di @NedCuttle21(Ulm).

Quali sono gli effetti del riscaldamento globale sulle società umane? La terra abitabile sta attualmente attraversando una fase di contrazione o di espansione? Quali fenomeni si stanno manifestando nelle isole Marshall per l’infiltrazione di acqua salata nel sottosuolo? In termini puramente economici, quanto potrebbe arrivare a costarci l’innalzamento delle temperature e dei livelli oceanici nel XXI secolo? Su quali tipi di attività lavorative il global warming potrebbe avere delle drammatiche ripercussioni? Cosa succede quando il permafrost si scioglie e a cosa si riferiscono gli scienziati quando parlano di “drunken forest”? Da quanto tempo la Exxon, una delle principali compagnie petrolifere statunitensi, è al corrente degli effetti prodotti sul clima dall’accumulo di anidride carbonica nell’atmosfera terrestre e qual è stato nel corso degli anni l’atteggiamento strategico assunto dall’azienda nei confronti della scienza ufficiale? Ci sono delle responsabilità politiche dietro il fatto che una buona parte di cittadini americani sembri ancora convinta che la questione del global warming non sia affatto scientificamente assodata? A queste e ad altre domande prova a rispondere un lungo articolo del New Yorker a firma di Bill McKibben, secondo il quale i dirigenti della Exxon, e finanche i testi della scrittrice russo-statunitense Ayn Rand, avrebbero colpevolmente ritardato la messa a punto di strumenti in grado di contrastare efficacemente il preoccupante fenomeno del riscaldamento globale.

Immagine da NASA.

 

 

 


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