Su suggerimento di @The Great Cat Massacre.
Dario Tomello discute su Scenari il posto delle arti visuali nella tradizione islamica.
Esaminare in modo diacronico il problema delle immagini nell’ambito della tradizione islamica, significa affrontare un nodo cruciale e complesso che chiama direttamente in causa la nozione di rappresentazione destinata, com’è ovvio, a tenere insieme, problematizzandole ulteriormente, la questione dello sguardo e la possibilità di una sua efficacia realizzativa. In questo senso, il primo equivoco che va snidato riguarda l’idea che l’Islam, al di là della proibizione delle immagini legata ai luoghi e ai momenti del culto, abbia del tutto censurato il ricorso alle immagini, bandendole dalla propria tradizione ed escludendo dunque qualsiasi tipo di cultura visuale che la riguardi o secondo taluni addirittura producendo una cultura iconoclasta. Contro questa prospettiva, il recente saggio di Jamal J. Elias ha posto le basi per la ridiscussione complessiva di un argomento che, a torto, sembrava appurato una volta per tutte.
Immagine da Wikimedia.
Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.