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L’Italia è il cavallo di Troia della Cina in Europa?

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“Quando la Cina si sveglierà il mondo tremerà” è il titolo di un famoso saggio del 1973, l’autore è Alain Peyrefitte, diplomatico e ministro del presidente francese Georges Pompidou. Oggi la Cina si è svegliata, il mondo forse non sta tremando, o almeno non ancora, ma sa che Pechino c’è e sta cominciando a fare i conti con la sua presenza economica e politica. Soprattutto, il mondo sa che ormai la Cina è una concorrente seria degli Stati Uniti per il trono di prima superpotenza mondiale.
L’Italia è uno dei terreni dove questa competizione si misura: siamo tradizionalmente un paese amico della Cina, e allo stesso tempo gli Stati Uniti sono il nostro più importante alleato. La nostra politica estera ha sempre seguito una bussola: parlare con tutti, senza rinnegare la fedeltà all’alleanza atlantica. Il governo gialloverde sta lentamente tentando di cambiare questa posizione, grazie alla firma del famoso memorandum di adesione al progetto cinese della Nuova Via della Seta. E non escludendo una partnership con Pechino sulla costruzione della rete 5G.
La relazione tra Italia e Cina è il tema del sesto episodio di Cavour. E per analizzarlo, Francesco Maselli intervista Giulia Pompili, giornalista de Il Foglio, e Simone Pieranni, giornalista de Il Manifesto.

La nuova puntata di Cavour si può ascoltare su Spreaker.


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