“È imbarazzante”. Sono le parole riportate dalla CNN del Sen. Michael Gianaris, vice-leader democratico della maggioranza, sulla lentezza dello scrutinio dei voti.
Ricevere i voti per posta per 7 giorni -14 nel caso di militari- dopo l’election day, dover annullare quelli espressi da elettori che a votare poi ci sono andati di persona (possibile unicamente in questo stato), il fatto che di voti per posta ne siano arrivati quattro volte più che nel 2016 e la pandemia in corso sono tutti fattori che contribuiscono a generare l’imbarazzante ritardo.
E se da una parte c’è la tranquillità di non essere uno swing state, dall’altra si vede arrivare velocemente la data del 7 dicembre, giorno in cui lo stato dovrà ufficializzare i risultati.
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