un sito di notizie, fatto dai commentatori

L’oggettivazione del corpo maschile non è un problema [EN]

0 commenti

Su suggerimento di @Pippero.

In un articolo per il Guardian, Zoe Williams ha risposto a un tema sollevato dalla presentatrice radiofonica Mariella Frostrup, secondo la quale gli uomini sono vittime di un doppio standard, che permetterebbe alle donne di esprimere pubblicamente il proprio desiderio verso corpi maschili, allo stesso tempo rimproverando le manifestazioni di desiderio maschile verso le donne. Secondo la Williams, però, è corretto non giudicare nello stesso modo i due fenomeni, per via della diversa visione che la società ha di uomini e donne.

men are never framed as the gatekeepers to sex who merely put up with it in order to control or appease insatiable women: nowhere, in no culture, anywhere. Whereas women are routinely portrayed that way, and it’s not a long journey from “women don’t enjoy sex” to “women use sex manipulatively”, not long after which, you’re in Jordan Peterson territory of whether or not the world would be better if women were allocated to men, having no sexual agency of our own. Anything you can do to resist this, up to and including passing remark on Aidan Turner’s torso (though I’m more of a ginger-wildling-from-Game-of-Thrones woman, myself), you ought to do.

Posizioni simili sono sono state espresse anche sul Telegraph dalla scrittrice e giornalista Radhika Sanghani, che ritiene si debba aspettare una vera uguaglianza dei sessi per pretendere l’abbandono di questo doppio standard, e da femministe americane in articoli pubblicati su Medium e sul National Post, avanzando la tesi l’oggettivazione del corpo maschile nella società contemporanea sarebbe impossibile o, comunque, non pericoloso come quello che subiscono i corpi femminili.

Immagine da Flickr.


Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.