Un articolo pubblicato su Il Libraio fa il punto sul mercato del libro in Italia.
Dopo un 2021 record, nei primi sei mesi di quest’anno l’editoria di varia (romanzi e saggi vendute nelle librerie fisiche e online e nella grande distribuzione) segna una battuta d’arresto con il 3,6% di copie vendute in meno e il 4,2% di valore del venduto (prezzo di copertina) in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Ma va ricordato che, rispetto al periodo pre pandemia il confronto resta positivo: più 14,5% a copie e più 14,7% a valore (dati 2019), secondo le stime dell’Ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori su rilevazioni Nielsen BookScan (ricordiamo che tutti i dati, mese dopo mese, sono disponibili nella sezione Studi e ricerche del sito AIE).
“Si tratta di un calo dovuto alla flessione delle vendite nei canali online, solo in parte controbilanciato dal recupero delle librerie fisiche – spiega il presidente di AIE Ricardo Franco Levi –. La congiuntura è difficile ma gli editori, nonostante l’inflazione che cresce e l’emergenza carta che continua, non hanno ritoccato i prezzi”.
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