A cura di @Anonimo.
Mentre in Italia è già cominciato il rituale scaricabarile sulle responsabilità politiche dell’annunciata procedura d’infrazione da parte della Commissione Europea, Linkiesta propone una rapida analisi sulle differenti politiche economiche in altri stati UE, e del perché l’Italia rappresenta l’eccezione (spoiler: le responsabilità sono condivise, ma nessuno lo ammetterà).
La Commissione Europea, l’organo europeo designato a vigilare sul rispetto dei trattati in tema di finanza pubblica, ha espresso parere favorevole ad aprire una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia per violazione del Patto di Stabilità e Crescita. L’ha fattto pubblicando un rapporto nel quale spiega in dettaglio i motivi che l’hanno portata a bocciare la manovra 2019 del governo italiano. Gli italiani si sono sentiti dire per anni che solo chi sforava il famoso 3% avrebbe ricevuto le attenzioni di Bruxelles, mentre noi abbiamo dichiarato di voler sforare del 2,4%. Abbastanza per gridare al complotto, o perlomeno per farsi due domande: a Bruxelles ce l’hanno con l’Italia? È una mossa puramente politica? Come possono giustificarla?
Immagine: Nuno Nogueira
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