Le giaculatorie sulle sorti dell’istruzione in Italia non tengono conto di un fatto importante: invece di una lenta decadenza della cultura nei giovani, i dati parlano di adolescenti più istruiti e lettori più forti dei loro genitori, come dimostra Marco Bollettino per il Sole24ore.
I nostri figli non leggono?
Ogni anno, a fine dicembre, l’Istat pubblica un rapporto sulla lettura di libri in Italia. L’ultima pubblicazione risale al 27 dicembre 2018 e si riferisce ai dati del 2017:
«La quota più alta di lettori si riscontra tra i ragazzi di 11-14 anni. Il 12,7% è un lettore “forte”, ossia legge almeno un libro al mese. Tra i lettori “forti” anche le persone da 55 anni in su, che mostrano le percentuali maggiori: 16,5% tra i 55 e i 64 anni e 17,4% tra gli over65.
L’abitudine alla lettura si acquisisce in famiglia. Tra i ragazzi di 11-14 anni legge l’80% di chi ha madre e padre lettori e solo il 39,8% di coloro che hanno entrambi i genitori non lettori.»Lettura di libri per classi di età, elaborazione su dati Istat 2018
La descrizione del report Istat è chiarissima: in un’Italia che legge pochissimo, i “nostri figli” sono quelli che leggono di più e lo fanno soprattutto se anche i loro genitori sono dei lettori. Non c’entra la scuola.
Immagine: Enokson
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