Caterina Pasolini su Repubblica parla di un sondaggio condotto da GayHelp nelle scuole italiane. Al netto della vulgata che vorrebbe i giovani più aperti e inclusivi, il quadro che risulta appare attestarsi anche su posizioni conservatrici:
Uno su tre considera l’omosessualità qualcosa di sbagliato, il 10% pensa che sia una malattia o un peccato, tre su dieci non vogliono neppure sedersi accanto a un coetaneo gay o lesbica. Non sono anziani bigotti, ma giovani, adolescenti, ragazzini dai 13 ai 19 anni a pensarla così. E le loro idee sull’amore, sulla sessualità, nascoste dal questionari anonimi, raccontano una realtà triste e sorprendente, lontana dalle serie tv come Sex education, anni luce dalle manifestazioni di piazza dei gay pride.[…] A fotografare i teenager italiani è la ricerca fatta da Gay Help line in 80 scuole, licei e istituti tecnici italiani prima del Covid, 24 nel Lazio i cui dati, analizzati, sono in linea con quelli nazionali. Il tutto tramite questionari anonimi con domande a risposta multipla.
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