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PD: sconfitti dal proprio isolamento

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A cura di @Signorina Julie.

Nicola Zingaretti, uno dei dirigenti del PD più stimati e meno coinvolto nelle logiche di corrente e più volte indicato come possibile leader del partito, propone una riflessione lucida post referendum sui motivi della sconfitta, sul suo significato e da dove e come il partito dovrebbe ripartire.

“Quali sono stati i motivi di una così potente affermazione del No? Per me il motivo più evidente è l’aumento incredibile delle disuguaglianze sociali, una situazione economica nella quale prevale incertezza sul futuro. Nel Pd è mancato il dibattito. Ma oggi bisogna affrontare l’enormità dei temi che abbiamo davanti e non scaricare le responsabilità su contrapposti capri espiatori. Dopo la battaglia referendaria tocca a Renzi riaprire il discorso. E tutti con occhio sereno e senza pregiudizio, hanno il dovere di ascoltare e valutare se in questa riapertura di discorso ci sono quelle correzioni e la svolta che ritengono necessarie. È difficile confrontarsi sulle idee, perché si punta principalmente a criticare o distruggere chi le idee ha il coraggio di esprimerle: una deriva irresponsabile e autodistruttiva.”

 

Immagine via Wikimedia Commons.


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