un sito di notizie, fatto dai commentatori

In quel momento muore, un bilancio su Italo Calvino

23 commenti

Su suggerimento di @Ergosfera@HugoFiala

Sono trascorsi trent’anni da quel 19 settembre del 1985 in cui Italo Calvino moriva improvvisamente all’età di 62 anni a Siena. La vita di Calvino non è stata poi così lunga, eppure ha scritto tanto e soprattutto ha attraversato da protagonista insieme ad altri (Pasolini, Sciascia, Morante, Volponi, Moravia, ecc.) la letteratura italiana del dopoguerra, dal 1947, anno del suo debutto con Il sentiero dei nidi di ragno, sino a quella fatidica metà degli anni Ottanta.
E dopo Calvino? Paolo Di Stefano ha dedicato una lunga intervista a Pier Vincenzo Mengaldo, filologo e storico, che denuncia la stasi creativa. «Levi e Volponi? Irraggiungibili. Saviano? Non è un fenomeno letterario». Secondo lui la società omogeneizzata uccide letteratura e critica. Il carattere della narrativa oggi è soltanto quantitativo: ne esce tantissima, ma è priva di originalità.
Di parere assolutamente contrario sono Renato Barilli, che risponde dal suo blog, e Andrea Coccia, che su Linkiesta intervista Giorgio Fontana, uno dei più giovani vincitori del Premio Campiello.

Immagine by Donato Accogli [CC BY 2.0], via Wikimedia Commons.

 


Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.