A cura di @Nameless Ghoul (modificato).
Il Sole24Ore ha pubblicato un’inchiesta sull’emergenza rifiuti in Italia. Ormai, spiega l’articolo, a livello nazionale la raccolta differenziata della spazzatura funziona, sia pure con le notevoli eccezioni di Roma e Napoli, superando il 50% in termini di rifiuti differenziati. Tuttavia, manca completamente il mercato secondario dei materiali ottenuti da riciclo e i timori diffusi negli ultimi anni verso gli impianti di smaltimento stanno riempiendo il paese di discariche e impianti di stoccaggio che nessuno sa come gestire.
Il sistema italiano di raccolta dei rifiuti, di raccolta differenziata e riciclo di materiali ricuperabili, di smaltimento sta andando alla paralisi perché alcune città come Roma paralizzano il sistema, perché le quantità riciclabili raccolte nel resto d’Italia sono sempre più alte, ma non cresce il minuscolo mercato dei prodotti riciclati; si potrebbe ricorrere a impianti alternativi di smaltimento come gli inceneritori ma — per le contestazioni nimby e per l’appoggio che i comitati del no trovano in chi fa leggi e norme — non solamente è bloccata la costruzione di qualsiasi impianto ma addirittura sindaci, magistrati e assessori fanno chiudere quelli che ci sono.
Conseguenza: gli impianti di trattamento sono strapieni, i prezzi di trattamento e smaltimento diventano superbi, i rifiuti e i materiali riciclabili non trovano destinazione, sono più facili e pericolosi gli incendi involontari, si dà spazio alla malavita degli smaltimenti abusivi, degli incendi nei capannoni e delle esportazioni clandestine di spazzatura.
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